Il ghetto ebraico e la bottega del libraio Elia

Le leggi di re Carlo Felice, come nel periodo 1724-1800, avevano nuovamente imposto che gli ebrei dovessero abitare in un quartiere separato dai cristiani. Vincendo i pregiudizi di quel tempo, Giovanni Bosco si recava nel ghetto (via della Pace, 8) per dare ripetizioni ai suoi coetanei, che in quanto ebrei non potevano frequentare le scuole pubbliche. Qui aveva un negozio da libraio Elia Foa, presso il quale il giovane studente si recava per procurarsi i libri di studio, pagando un soldo ogni volume, che gli rendeva dopo averlo letto. Dal libraio Giovanni Bosco conobbe Giona (Giacobbe Levi), ebreo in seguito convertitosi al cattolicesimo.